Programma Scientifico Seminars

11:30

Materiali, applicazioni e tecnologie per l’emissione di luce nel vicino infrarosso (NIR)

I diodi organici a emissione di luce (OLED) sono dispositivi optoelettronici ad alta efficienza energetica che emettono luce in base alle proprietà specifiche dei materiali utilizzati. Caratteristiche distintive quali flessibilità e semplicità di integrazione applicazioni complesse, hanno reso gli OLED il riferimento nei settori dei display e dell'illuminazione, dove la luce visibile è essenziale. Tuttavia, la crescente domanda di soluzioni per la sicurezza e benessere personale, la sorveglianza e lo screening alimentare/medico sta stimolando l'interesse per l'uso della luce nel campo del vicino infrarosso (NIR) (700-2500 nm), una luce invisibile all'occhio umano e non dannosa.

Con molte sfide aperte, la nostra ricerca sta sviluppando nuovi emettitori NIR e la loro integrazione in dispositivi OLED sfruttando competenze in chimica, fotofisica, fabbricazione di prototipi e progettazione computazionale. Abbiamo brevettato una famiglia di nuovi efficienti emettitori NIR con grande potenziale anche in scienze biomediche. Questi emettitori possono essere inseriti in OLED-NIR sia con tecnologie avanzate, come quelle utilizzate per la produzione di TV e schermi, sia con metodi cutting-edge in soluzione, rendendoli versatili e adattabili a una vasta gamma di esigenze. I nostri progressi e risultati dimostrano come gli OLED-NIR potrebbero trasformare i mercati e le industrie del futuro.

11:50

Nanotecnologie di origine naturale: Produzione e Ingegnerizzazione di Vescicole Extracellulari da Microalghe per Applicazioni Terapeutiche e Cosmetiche Innovative

Le vescicole extracellulari (EV) derivate dalle microalghe, chiamate nanoalgosomi, rappresentano una soluzione naturale e innovativa per applicazioni farmaceutiche e cosmetiche. Abbiamo sviluppato una piattaforma avanzata per produrre su larga scala queste nanoparticelle naturali e caratterizzarle in modo completo, sfruttandone le loro proprietà. I nanoalgosomi sono ottenuti tramite un processo di filtrazione avanzata e sottoposti a controlli di qualità rigorosi, garantendo una produzione stabile e di alta resa con proprietà chimiche, fisiche e biologiche costanti.

Queste particelle naturali possiedono intrinseche proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e fotoprotettive, che le rendono ideali per l'uso come bioterapeutici naturali o come ingredienti per formulazioni cosmetiche. Inoltre, possono essere ingegnerizzate per trasportare farmaci come la Doxorubicina o molecole bioattive come siRNA, migliorando l’efficacia terapeutica.

Questa tecnologia innovativa apre nuove possibilità per sviluppare prodotti naturali, sostenibili e altamente efficaci, offrendo una piattaforma scalabile per il futuro della medicina e della cosmesi. I nanoalgosomi rappresentano un esempio concreto di come la natura possa ispirare soluzioni all’avanguardia per la salute e il benessere.

12:10

Medicazione a base di fibrina caricata con fattori bioattivi per la guarigione di ulcere diabetiche

L’oggetto della presente invenzione riguarda il metodo per la preparazione di una medicazione avanzata a base di fibrina, in cui fattori bioattivi, nel caso specifico lisato piastrinico (LP) ottenuto da sangue del cordone ombelicale e/o plasminogeno (PLG), vengono ambedue caricati nella medicazione al momento della sua fabbricazione. La medicazione a base di fibrina caricata con LP e/o PLG è stata fabbricata mediante una tecnologia di deposizione spray a tre (3) vie in cui una soluzione di fibrinogeno, una di trombina ed una contenete i fattori bioattivi vengono spruzzate separatamente, ma contemporaneamente, sopra un supporto cilindrico rotante. La medicazione a base di fibrina caricata con i fattori bioattivi ed applicata alle lesioni del topo diabetico ha mostrato un tasso di chiusura significativamente più alto a 14 giorni (circa l'82%) rispetto alla medicazione di fibrina non caricata ed utilizzata come materiale di riferimento (62%). L'analisi istologica ha dimostrato una migliore riepitelizzazione (colorazione con ematossilina ed eosina) ed una migliore deposizione di collagene (colorazione con tricromica di Masson) nel tessuto di granulazione nel topo trattato con la medicazione di fibrina caricata con i fattori bioattivi rispetto alla medicazione di fibrina non caricata.

14:00

Aliophen-XP, frazione bioattiva da malti e luppoli con attività antiossidante e preventiva

Aliophen-XP è una composizione polifenolica funzionale altamente concentrata ottenuta a partire da Aliophen®, una formulazione brevettata a base di malto e luppolo (brevetto n. 102017000096298). Puntando ad implementare la formulazione originale, Aliophen-XP è stato preparato mediante un processo che porta all’eliminazione dei componenti che possano interferire con l’attività biologica dei composti bioattivi estratti naturalmente da malto e luppolo. L’elevata concentrazione di molecole bioattive nel nuovo prodotto comporta evidenti vantaggi in termini di efficacia biologica. In test di laboratorio è stata dimostrata un’elevata attività antiossidante in diversi modelli cellulari (cheratinociti, cellule intestinali) ed effetti chemopreventivi privi di tossicità evidente su cellule normali. È stata depositata la domanda di brevetto per Aliophen-XP (n. 102024000016369; 15/07/2024), le cui rivendicazioni d’uso del ritrovato riguardano l’utilizzo come formulazione con attività antiossidante, antitumorale, ingrediente cosmeceutico e integratore alimentare per uso umano. Aliophen-XP si presenta come una formulazione innovativa e multifunzionale con un notevole potenziale legato all'utilizzo di ingredienti naturali ad alta concentrazione di molecole bioattive. Questo conferisce un vantaggio significativo magnificando ed amplificando le proprietà biologiche della formulazione originale e consentendo di identificare con maggiore specificità i target d’azione e dunque i settori applicativi, sia nell’ambito della prevenzione di patologie ad ampia diffusione che nel settore del benessere salutistico.

14:20

Valorizzazione di scarti industriali mediante processi di geopolimerizzazione

La geopolimerizzazione è una tecnologia innovativa e sostenibile che consente di trasformare scarti industriali e residui minerari in materiali ad alte prestazioni, riducendo il consumo di risorse naturali e le emissioni di CO₂. Questo processo si basa sulla reazione alcalina di precursori ricchi in alluminosilicati—come ceneri volanti, scarti ceramici, fanghi industriali e residui da costruzione e demolizione (CDW)—che porta alla formazione di una rete polimerica inorganica tridimensionale, conferendo ai materiali risultanti elevate proprietà meccaniche, chimiche e termiche.

L'approccio consente di sviluppare leganti alternativi al cemento, blocchi da costruzione, pannelli isolanti, aggregati artificiali e rivestimenti protettivi, contribuendo alla chiusura del ciclo dei materiali in un’ottica di economia circolare. Inoltre, il processo di geopolimerizzazione può essere combinato con l’inclusione di scarti non reattivi, come vetro macinato, fibre di carbonio riciclate, chamotte o scarti metallici, per la formulazione di compositi avanzati, ampliando ulteriormente il campo applicativo.

Grazie alla versatilità del processo e alla possibilità di impiegare materie prime di scarto, la geopolimerizzazione rappresenta una soluzione concreta per la valorizzazione sostenibile dei rifiuti industriali, favorendo la transizione verso materiali più ecocompatibili e innovativi.

14:40

Riciclo dei filtri di sigaretta

Il brevetto "Metodo e relativo apparato per il trattamento di mozziconi di sigaretta", introduce un'innovativa soluzione per affrontare l'inquinamento causato dai mozziconi di sigaretta. In particolare, si propone un approccio integrato per il trattamento dei mozziconi di sigaretta, combinando innovazione tecnologica e attenzione all'ambiente, con potenziali applicazioni in diversi ambiti industriali e benefici tangibili per la società e gli ecosistemi.

Il processo descritto nel brevetto include la separazione dei componenti dei mozziconi, come filtri e residui di tabacco, seguita da un trattamento chimico e fisico che permette di recuperare materiali come l’acetato di cellulosa. Questi materiali possono essere riutilizzati in vari settori industriali, contribuendo alla sostenibilità e alla riduzione dei rifiuti.

L'apparato associato al metodo è progettato per essere efficiente ed ecologico, garantendo un trattamento sicuro dei mozziconi e la minimizzazione delle emissioni nocive, offrendo così una soluzione pratica e sostenibile per un problema ambientale diffuso.

  • Patrizio Tratzi Ph.D., Ricercatore - Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
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