
Esempi dall’esperienza UNICHIM nei circuiti interlaboratorio: Componenti inorganiche nelle acque
UNICHIM organizza da molti anni Prove Interlaboratorio sulle principali matrici di interesse ambientale, in particolare acque, terreni, fanghi, sedimenti e aria.
I dati raccolti negli anni in queste prove, che hanno visto ad ogni ciclo la partecipazione di parecchie centinaia di laboratori, consentono di ricavare preziose informazioni sulle prestazioni analitiche raggiungibili dai laboratori per i diversi parametri. Nelle relazioni presentate in questa occasione si riassumono i risultati di una approfondita analisi statistica dei dati storici di cui sopra, attraverso un approccio che utilizza gli indicatori di carattere prestazionale proiettati su un arco temporale pluriennale. Si tratta degli indici statistici RSZ e SZ2, le cui caratteristiche e modalità di utilizzo verranno illustrate in dettaglio.
Attraverso questo approccio è stato possibile selezionare un gruppo numeroso di laboratori, costituito dal 70-80 % di tutti quelli che hanno partecipato alle prove negli ultimi dieci anni, quelli che nel corso del tempo hanno fornito risultati, nel loro complesso, accettabili senza evidenziare scostamenti sistematici significativi.
Vengono presentate 3 relazioni relative ai risultati dei “Componenti inorganici delle acque” (acronimo identificativo WATER-CIAC), ai risultati dei metalli in matrici ambientali (suoli sedimenti rifiuti acronimo ENVIR-META) e ai composti organici in campioni di aria mediante campionamento su fiala o in canister (AIR-VOFI e AIR-VOCA).
I risultati sono presentati confrontando le prestazioni della totalità dei partecipanti con quelle di sottogruppi di partecipanti divisi per metodo o per tecnica di analisi.
Gli scarti tipo di riproducibilità ottenuti dall’analisi dei dati raccolti e stratificati per tecnica o metodo analitico rappresentano un riferimento significativo dell’incertezza composta raggiungibile per ciascun parametro e rappresentano un “obiettivo realisticamente raggiungibile”, utilizzabile dai laboratori per un confronto con le proprie incertezze di misura, così come dichiarate o calcolate dai singoli laboratori.
I risultati presentati mettono inoltre in risalto l’enorme importanza che assume l’aspetto temporale della valutazione statistica dei dati dei PT prodotti dal laboratorio. Ciò presuppone una partecipazione assidua ai circuiti, al di là delle frequenze minime richieste dall’Ente di accreditamento o di regole che il laboratorio si è dato. UNICHIM, come ribadito nei molti incontri con i partecipanti ai PT, ha mostrato come la partecipazione ai circuiti abbia prodotto un sensibile miglioramento delle prestazioni dei singoli nel tempo.