Valorizzazione di scarti industriali mediante processi di geopolimerizzazione

Time: 14:20
Date: 17/06/2025
La geopolimerizzazione è una tecnologia innovativa e sostenibile che consente di trasformare scarti industriali e residui minerari in materiali ad alte prestazioni, riducendo il consumo di risorse naturali e le emissioni di CO₂. Questo processo si basa sulla reazione alcalina di precursori ricchi in alluminosilicati—come ceneri volanti, scarti ceramici, fanghi industriali e residui da costruzione… Leggi tutto »
LAB ItaliaLa geopolimerizzazione è una tecnologia innovativa e sostenibile che consente di trasformare scarti industriali e residui minerari in materiali ad alte prestazioni, riducendo il consumo di risorse naturali e le emissioni di CO₂. Questo processo si basa sulla reazione alcalina di precursori ricchi in alluminosilicati—come ceneri volanti, scarti ceramici, fanghi industriali e residui da costruzione e demolizione (CDW)—che porta alla formazione di una rete polimerica inorganica tridimensionale, conferendo ai materiali risultanti elevate proprietà meccaniche, chimiche e termiche.
L’approccio consente di sviluppare leganti alternativi al cemento, blocchi da costruzione, pannelli isolanti, aggregati artificiali e rivestimenti protettivi, contribuendo alla chiusura del ciclo dei materiali in un’ottica di economia circolare. Inoltre, il processo di geopolimerizzazione può essere combinato con l’inclusione di scarti non reattivi, come vetro macinato, fibre di carbonio riciclate, chamotte o scarti metallici, per la formulazione di compositi avanzati, ampliando ulteriormente il campo applicativo.
Grazie alla versatilità del processo e alla possibilità di impiegare materie prime di scarto, la geopolimerizzazione rappresenta una soluzione concreta per la valorizzazione sostenibile dei rifiuti industriali, favorendo la transizione verso materiali più ecocompatibili e innovativi.
Speaker
Annalisa Natali Murri Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
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